c.o .c....o.._
. Lt)
C0 GIOVINE ORCHESTRA GENOVESE
BEAUX ARTS TRIO
Menahem Pressler pianoforte
Isidore Cohen violino
Bernard Greenhouse violoncello
Lunedi 13 gennaio 1986, ore 21
Teatro Margherita
L. van Beethoven
(1770-1827)
C. lves
(1874-1954)
S. Rachmaninoff
(1873·1943)
Trio in sol magg. op. 1 no 2
Adagio-Allegro Vivace
Largo con espressione
Scherzo. allegro
Finale. Presto
Trio op. 50
Andante moderato
T.S.I.A.J · Presto
(This Scherzo Is A Joke)
Moderato con mota
Trio in re minore op. 9
" Trio elegiaco"
Moderato · Allegro vivace
quasi variazione · andante
Allegro risoluto
II catalogo per cos1 dire " ufficiale" di Beethoven , si apre
con una terna di Trii per pianoforte ed archi , allaquale l'e·
ditore Artaria appose (1795) Ia fatidica indicazione di op.
1. Essi furono dedicati al principe Carl von Lichnowsky, che
fu tra i primi a sostenere, moralmente e materialmente, il
musicista, durante i suoi primi anni viennesi .
Proprio in casa del principe , e all 'autorevole presenza di
Haydn, i Trii furono eseguiti per Ia prima vol ta. Com'e no·
to Haydn apprezzo i primi due , mentre non rimase troppo
entusiasta dell 'ascolto del terzo, quello non a caso prefe·
rito dallo stesso Beethoven. In effetti , nel primae nel l'ulti·
mo tempo del Trio op. 1 n. 2 una certa prolissita e avvertibile
specialmente nel le sezioni di raccordo e in quelle che
precedono ·1e riprese, a causa dell 'inconsistenza del ma·
teriale uti lizzato che e per giunta, eccessivamente diluito.
Di valore ben maggiore e il secondo movimento, Largo con
espressione, cui si apparentano gli analoghi movimenti del·
le prime sonate per pianoforte. Proprio alia sola tastiera
e affidato un tema i cui contorni iniziali ricordano un poco
quell i dell 'inno imperiale austriaco di Haydn , nella elabo·
razione che eg li ne Ieee nel ben noto quartette " lmperatore
" . Un 'espressiva transizione porta alia seconda idea
sempre enunciata dal pianoforte. Ad un breve sviluppo che
si avvale del canto espressivo degli archi , segue una ri·
presa del materiale iniziale, arricchita di sostanziali varianti .
c = mbra che il movlmento debba concluders l, ec-
II Trio Beaux Arts suona nell'attuale fondazione dal1968.
Da al lora ha tenuto un numero incalcolabile di concerti in
tutto il mondo, sempre con grande successo di pubblico
e di critica. Charles Munch disse di loro che li considerava
il piu grande trio apparso sul la scena musicale interna·
zionale dopo Cortot·Thi baud-Casals.
Anche in campo discografico il Trio e molto attivo: ricordiamo
che gli sono stati conferiti il Grand Prix du Disque
e il Premia d'onore del Prix Mondial du disque a Montreaux.
Menahem Pressler, nato a Magdeburgo, emigro in lsraele
ed ottenne fama internaziona le quando a 17 anni vinse
il Premia Claude Debussy. In seguito ha suonato come solista
per 5 anni con Ia Phi ladelphia Orchestra con direttori
quali Szell, Ormandy, Dorati , Mitropoulos.
lnsegna all 'u niversita dell 'lndiana a Bloomington.
Isidore Cohen e entrato a far parte del Trio nel 1968. E
nato a New York ed ha studiato al ia Juillard School con
Galamian. In seguito ha suonato in numerose formazioni
cameristiche tra cui Ia Casals Festival Orchestra di Porto
Rico, il Ouartetto Juil liard, il Quartetto Budapest. lnsegna
alia Mannes School of Music di New York.
Suona uno Stradivari " The Brodsky" del 1702.
Bernard Greenhouse ha studiato alia Juilliard School perfezionandosi
in seguito con Pablo Casals. Come solista ha
suonato con le maggiori orchestre e in recital ed ha registrato
numerosi dischi. lnsegna al ia Manhattan School of
Music di New York, alia New York State University ed alia
universita di Hartford.
Suona il ce lebre Stradivari " Paganini" del 1707.
G. RICORDI & C.·
Via Fi eschi, 20 r- tel. 543.333/31
Edizioni , musica, dischi , strumenti musicali,
accessori, radio, TV, alta fedelta , pianoforti ,
marche in esclusiva: steinway & sons, c. bechstein ,
schimmel , hoffmann kuhne, ronisch , zimmerman,
forster. Noleggio, possibilita di riscatto
entro 12 mesi bonificando i noli pagati.
co che, come amplificazione di una coda, (tratto inequivocabi
lmente beethoveniano), inizia un nuovo espressivo sviluppo
a partire da un 'enunciazione in minore del principale
inciso tematico. Quasi come una ninna nanna il movimento
ha serenamente fine. Viene cosl a rafforzarsi il contrasto
con il movimento seguente, che e gia un tipico Scherzo
beethoveniano, trasformazione sostanziale del settecentesco
minuetto, di cui mantiene solo Ia forma generale: qui
un piacevolissimo Trio e come d'uso inserito tra lo Scherzo
e Ia sua testuale ripresentazione. II Finale (Presto), scorre
senza intoppi , nello spirito, anche se non nella forma,
di un rondo.
II Trio di lves (1904-11), perle sue non vaste proporzioni
e per l'organico ridotto, pu6 permettere anche ad un ascoltatore
non particolarmente familiarizzato con Ia produzione
del musicista americana, di orientarsi attraverso le pieghe
e le stratificazioni sonore del suo linguaggio, che ha
nella " pionieristica " sperimentazione Ia sua cifra piu personale.
Dell 'insegnamento accademico impartitogli a Yale
da Orazio Parker, lves infatti recepl soltanto una agguerrita
tecnica compositiva di base che gli permise in seguito
di organizzare in forme sonore, spesso molto ampie, l'eterogeneo
materiale musicale di cui si servl. Qui , nel primo
movimento, diviso in tre sezioni , si assiste al ia successiva
esposizione di due vasti periodi musicali, seguiti da un terzo
che deriva dalla sovrapposizione dei primi due. Separatamente
entrano il violoncello e Ia parte acuta del pianoforte,
poi il vio lino e Ia parte grave della tastiera. La Iibera atonal
ita (pur tuttavia in alcuni punti, ivi compreso l'accordo
conclusive, ricondotta ad incontri in cui prevalgono rapporti
di consonanza), domina nell 'incrociarsi delle diverse linee.
II secondo movimento, indicato da lves con le lettere TSIAJ
(che sono le ·iniziali di una frase che suonerebbe come
" Questo scherzo e uno scherzo " ), presenta invece il tipico
procedimento di montaggio di sezioni diversamente caratterizzate,
proprio dai tempi che lves denomina come
Scherzo. Da un muscoloso ed incalzante tessuto ritmico,
emerge un tema di marcia affidato al violino e controcantato
dal vio loncello, cui segue subito un tema di danza; entrambi
si placano poi nella reminiscenza di una cadenza
quasi da inno religioso, immerso in una atmosfera vagamente
impressionista.
L'attenzione del compositore si sposta ora verso Ia combinazione
di ritmi contrastanti freneticamente alternati e
sovrapposti , cui fa da contraltare l'emergere di un ben piantato
inno affidato al pianoforte, il cui trionfale svolgersi viene
sui piu bel lo spezzato dal ritorno del breve "impressionistico"
adagio religioso. (lves, simile in cio a Mahler e dissimile
da Bartok, non tende ad amalgamare tra loro stilemi
musicali diversi, ma, al contrario, a contrapporli, ricavandone
una disomogeneita sti listica, per lui garanzia di
'verita ', che si fa, quasi paradossalmente, stile). II terzo ed
ultimo movimento e caratterizzato dal ripresentarsi, in forme
sempre nuove, di un elemento tematico basato su quinte
sovrapposte. Ouesto tipo di struttura interval lare, che
impedisce Ia formazione di accordi tradizionali, e posto in
contrasto con una frase di andamento romantico: essa domina
le parti cantabi li del movimento, che si alterano con
quelle ritmiche basate invece sugli interval li di quinta
Sotto Ia dolorosa impressione ricevuta dalla morte di Ciajkovskij
(1893), Rachmaninoff scrisse il Trio in re minore op.
9 " Eiegiaco " , nel quale si mantenne su un piano compositivo
molto elevato, quale non si ritrova ad esempio nei
ben piu noti concerti per pianoforte. II clima elegiaco si avverte
sin dal l'apertura dellavoro: un 'idea di ampio re spiro
germinante da un'unica nota che risuona dolorosamente
piu volte. A partire da quest 'idea, viene costruita una pri ma
parte che termina con una sorta di recitativo del violoncello.
Ad essa ne segue una seconda, Ia quale presenta
alternanze di sezioni ritmicamente mosse con altre liricamente
distese, tutte costruite a partire da un unico spunto
tematico. Come spesso accade nel periodo tardoromantico,
si al lenta cosi l'origina ria stringatezza dell'a llegro di
sonata, model lo al quale si puo ricondurre sui piano formale
questo primo movimento. Si ha infatti a questo punto
una sezione di vero e proprio sviluppo, che termina con
un passaggio strepitoso del pianoforte, lasciando il campo
alia ricomparsa, strumentalmente ridistribuita e musicalmente
rielaborata, delle idee musicali ascoltate in precedenza.
II secondo movimento si articola in diverse sezion
i, che si succedono nel lo spirito di una serie di variazioni
, anche se qui il modo di procedere di Rachmaninoff
(sui modello di Schumann) e sostanzialmente quello di sottoporre
a sviluppi diversi un tema molto cantabi le enunciato
dal solo pianoforte. L'esplosivo esordio del movimento
finale, di per se non molto sig nificativo, sembra essere finalizzato
a preparare il ritorno del l'idea 'elegiaca ' iniziale
del trio, che viene cosi a racchiudere ciclicamente in una
cornice l'ampio svi luppo di tutto il lavoro.
Mauro Balma
II Trio Beaux Arts suona nel l'attuale fondazione dal 1968.
Da allora ha tenuto un numero incalcolabile di concerti in
tutto il mondo, sempre con grande successo di pubblico
e di critica. Charles Munch disse di loro che li considerava
il piu grande trio apparso su i Ia scena musicale internaziona
le dopo Cortot-Th ibaud-Casals.
Anche in campo discografico il Trio e molto attivo: rico rdiamo
che gli sono stati conferiti il Grand Prix du Disque
e il Premia d'onore del Prix Mondial du disque a Montreaux.
Menahem Pressler, nato a Magdeburgo, emigr6 in lsraele
ed ottenne fama internazionale quando a 17 anni vinse
il Premia Claude Debussy. In seguito ha suonato come solista
per 5 anni con Ia Philadelphia Orchestra con direttori
quali Szel l, Ormandy, Dorati , Mitropoulos.
lnsegna all 'universita del l'lndiana a Bloomington .
Isidore Cohen e entrato a far parte del Trio nel 1968. E
nato a New York ed ha studiato al ia Juil lard School con
Galamian. In seguito ha suonato in numerose formazioni
cameristiche tra cu i Ia Casals Festival Orchestra di Porto
Rico, il Quartette Jui lliard, il Quartette Budapest. lnsegna
alia Mannes School of Music di New York.
Suona uno Stradivari "The Brodsky" del 1702.
Bernard Greenhouse ha studiato alia Juilliard School perfezionandosi
in seguito con Pablo Casals. Come solista ha
suonato con le maggiori orchestre e in recital ed ha registrato
numerosi dischi. lnsegna alia Manhattan School of
Music di New York, alia New York State University ed alia
unive rsita di Hartford.
Suona il ce lebre Stradivari " Paganini " del 1707.
G. RICORDI & C.·
Via Fieschi, 20 r- tel. 543.333/31
Edizioni , musica, dischi , strumenti musicali ,
accessori , radio, TV, alta fedelta, pianoforti,
marche in esclusiva: steinway & sons, c . bechstein ,
schimmel, hoffmann kuhne, ronisch , zimmerman ,
forster. Noleggio, possibilita di riscatto
entro 12 mesi bonificando i noli pagati .
I'
PROPOSTE DISCOGRAFICHE
a cura di Michele Mannucci
BEETHOVEN " Trio in sol magg. op. 1 n. 2" Trio Beaux Arts PH4:1PS 9500
988 o lstomin Stern Rose CBS 60296 o Kempff Szeryng Fournier DEUTSCHE
GRAMMOPHON 2734 003 (4 LP) o Zukerman DuPre Barenboim EMI
153-02046-50 (5LP)
IVES " Trio" Trio Beaux Arts PHILIPS 6500 860 o Glazer Taylor Farris VOX
SUBX 564 (3LP)
RACHMANINOV " Trio in re min. op. 9 'e leg iaque"' Svetlanov Kogan Luzanov
MELODIJA C 04575-6 o Trio Borodin CHAN DOS ABRD 1-101 o GbbeiTrio
THOROFON MTH 252 Oborin Oistrach Knussevitskij WESTMINSTER
(fuori catalogo)
BEETHOVEN " Tutte le opere per pianoforte, violino e violoncello" Trio
Beaux Arts PHILIPS 6725 035 (7LP)
BEETHOVEN " Trio in mi bem. magg. op. 38 (dal Settimino op. 20)" Trio
Beaux Arts PHILIPS 6514 315
BEETHOVEN " Trio in re magg. (dalla seconda Sinfonia); Movimento in mi
bem. magg." Trio Beaux Arts PHILIPS 410 376 1
SCHUBERT " Trio op. 9 D 898 e op. 100 D 929; Notturno D 897" Trio Beaux
Arts PH ILIPS 6747 431 (2LP)
HAYDN " Tutti i trii per pianoforte, violino e violoncello" Beaux Arts Trio
PHILIPS 6768 077 (14LP) o "vol. 1" PHILIPS 6747 413 (4LP), " vol. 2" PHI LIPS
6747 414 (5LP), " vol. 3" PHILIPS 6747 415 (5 LP)
Prossimo concerto:
lunedi 20 gennaio 1986
Teatro Margherita, ore 21
SALVATORE ACCARDO, violino
BRUNO CANINO, pianoforte
musiche di Brahms, Franck, Ravel , Smetana
Ricordiamo al gentile pubblico che in
teatro sono in vendita gli ultimi nu·
meri delle riviste
MUSICA, PIANO TIME e
GIORNALE DELLA MUSICA